Pubblicata la poesia ” Uomo solo “
sul libro “Sotto l’albero delle mele vol.2”
editato ad Aprile 2013.
Cosa pensano gli uomini delle donne? E le donne degli uomini? E come sentono e vivono l’amore, sentimento che, più di tutti, li mette in reciproco contatto?
In questa nuova edizione dell’antologia Sotto l’albero delle mele, uomini e donne riflettono sulle loro relazioni, non solo di carattere sentimentale, e, partendo dal proprio punto di vista, si rapportano all’altro, lasciando emergere le caratteristiche peculiari dei sentimenti che li legano. È bello notare che, a dispetto dei soliti stereotipi – che ci indicano gli uomini come pragmatici, concreti, e le donne sognatrici, malinconiche e sentimentali – emerga da queste pagine come i confini tra i due mondi siano molto più sfumati e morbidi di quanto si pensi; entrambi possono vivere in assonanza certe sensazioni quasi a sottolineare l’universalità di determinate emozioni, che travalica le differenze di genere.
A testimonianza di ciò, sono tante le poesie che accomunano l’intimo sentire di uomini e donne, come ad esempio quelle rivolte agli amori finiti, sospesi nella memoria e fatti riaffiorare in versi dolci quanto nostalgici, pervasi dalla tristezza per l’assenza di un’emozione totalizzante che mostra persino nel ricordo tutta la carica della sua forza e bellezza. Eh già, come si può leggere in queste pagine, spesso uomini e donne, quando vivono situazioni similari, agiscono in egual modo: oltre che nel ricordo di un amore finito, anche nel desiderio di donarsi all’altro, nell’omaggiare alcune figure del sesso opposto che sono, o sono state, importanti nella loro vita, nella società. Spesso somiglianti, nel dolore, nella delusione, nelle accuse e recriminazioni, e ancora nella gioia e nella tenerezza, le emozioni riportate in queste poesie ci mostrano, inoltre, l’intenzione delle due parti di voler comunicare, aprire varchi, per transitare da un universo all’altro – maschile e femminile – traendone arricchimento. «Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze» è il saggio consiglio di Paul Valéry, un proposito che dovremmo far nostro, superando divisioni, fazioni, luoghi comuni che ci vedono l’uno in contrapposizione all’altra.
Nella vita di tutti i giorni capita spesso che un uomo sia più vicino, nelle azioni ed opinioni, ad una donna più che ad una persona del suo stesso sesso, e viceversa; questo perché la realtà è molto più articolata di quanto possa apparire da semplicistiche generalizzazioni.
In questa nuova edizione dell’antologia Sotto l’albero delle mele, uomini e donne riflettono sulle loro relazioni, non solo di carattere sentimentale, e, partendo dal proprio punto di vista, si rapportano all’altro, lasciando emergere le caratteristiche peculiari dei sentimenti che li legano. È bello notare che, a dispetto dei soliti stereotipi – che ci indicano gli uomini come pragmatici, concreti, e le donne sognatrici, malinconiche e sentimentali – emerga da queste pagine come i confini tra i due mondi siano molto più sfumati e morbidi di quanto si pensi; entrambi possono vivere in assonanza certe sensazioni quasi a sottolineare l’universalità di determinate emozioni, che travalica le differenze di genere.
A testimonianza di ciò, sono tante le poesie che accomunano l’intimo sentire di uomini e donne, come ad esempio quelle rivolte agli amori finiti, sospesi nella memoria e fatti riaffiorare in versi dolci quanto nostalgici, pervasi dalla tristezza per l’assenza di un’emozione totalizzante che mostra persino nel ricordo tutta la carica della sua forza e bellezza. Eh già, come si può leggere in queste pagine, spesso uomini e donne, quando vivono situazioni similari, agiscono in egual modo: oltre che nel ricordo di un amore finito, anche nel desiderio di donarsi all’altro, nell’omaggiare alcune figure del sesso opposto che sono, o sono state, importanti nella loro vita, nella società. Spesso somiglianti, nel dolore, nella delusione, nelle accuse e recriminazioni, e ancora nella gioia e nella tenerezza, le emozioni riportate in queste poesie ci mostrano, inoltre, l’intenzione delle due parti di voler comunicare, aprire varchi, per transitare da un universo all’altro – maschile e femminile – traendone arricchimento. «Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze» è il saggio consiglio di Paul Valéry, un proposito che dovremmo far nostro, superando divisioni, fazioni, luoghi comuni che ci vedono l’uno in contrapposizione all’altra.
Nella vita di tutti i giorni capita spesso che un uomo sia più vicino, nelle azioni ed opinioni, ad una donna più che ad una persona del suo stesso sesso, e viceversa; questo perché la realtà è molto più articolata di quanto possa apparire da semplicistiche generalizzazioni.
La direzione, da percorrere sempre, come ci indicano queste poesie, è quella di considerare uomo e donna come esseri umani e, in quanto tali, con caratteristiche comuni ma anche differenze, e queste vanno intese come peculiarità che ci rendono preziosi ed unici agli occhi di chi ci guarda, e non come contrapposizioni inconciliabili, che alimentano soltanto vecchi rancori, incomunicabilità e solitudini.
Prefazione di Caterina Aletti
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