venerdì 13 giugno 2014

L'Italia che vorrei di Crescenza Caradonna


«L’Italia che vorrei»

Fratelli d’Italia 
L’Italia s’è desta, 
Dell’elmo di Scipio 
S’è cinta la testa. 
Dov’è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
Ché schiava di Roma 
Iddio la creò. 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L’Italia chiamò. 
Noi siamo da secoli 
Calpesti, derisi, 
Perché non siam popolo, 
Perché siam divisi. 
Raccolgaci un’unica 
Bandiera, una speme: 
Di fonderci insieme 
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L’Italia chiamò. 
Uniamoci, amiamoci, 
l’Unione, e l’amore 
Rivelano ai Popoli 
Le vie del Signore; 
Giuriamo far libero 
Il suolo natìo: 
Uniti per Dio 
Chi vincer ci può? 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò. 
Dall’Alpi a Sicilia 
Dovunque è Legnano, 
Ogn’uom di Ferruccio 
Ha il core, ha la mano, 
I bimbi d’Italia 
Si chiaman Balilla, 
Il suon d’ogni squilla 
I Vespri suonò. 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L’Italia chiamò. 
Son giunchi che piegano 
Le spade vendute: 
Già l’Aquila d’Austria 
Le penne ha perdute. 
Il sangue d’Italia, 
Il sangue Polacco, 
Bevé, col cosacco, 
Ma il cor le bruciò. 
Stringiamci a coorte 
Siam pronti alla morte 
L’Italia chiamò
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«Forza Azzurri»00052010
Di Cresy Crescenza Caradonna
Vorrei un’Italia vera, dove le parole dette abbiano un peso, vorrei un’Italia pulita, dai corrotti che muovono i fili, vorrei un’Italia fiera della sua gloriosa storia passata, vorrei quell’Italia per la quale fratelli e sorelle si sono sacrificati in nome della libertà, vorrei un’Italia multietnica, dove le diversità siano un arricchimento, vorrei un’Italia unita da nord a sud, vorrei la mia Italia quella dell’anima, del cuore e dell’amore.@diCresy Crescenza Caradonna
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